L’inferno di Claudio Sacchi in mostra a Firenze
Recentemente sono stato all’inaugurazione di una mostra di Claudio Sacchi a Firenze presso la Sala Esposizioni della prestigiosa Accademia delle Arti del Disegno. E, come sempre, il maestro non delude. Semmai riesce ogni a volta a trovare il modo di sorprendere.
La mostra, che nasce dall’idea dell’editore Daniele Olschki, di un percorso iconografico concentrato sulla prima cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, si propone itinerante in Italia e all’estero con un programma in corso di definizione.
I 12 quadri (realizzati con tecnica a olio ed esposti insieme a 4 disegni) raccontano l’Inferno attraverso una scelta di canti (1°, 3°, 5°, 9°, 10°, 12°, 17°, 26°, 33°, 34°) assunti a narrazione dell’intera Cantica del Sommo Poeta.
L’Inferno, essendo la Cantica con tinte più intense, si sposa perfettamente con la capacità grafica di Claudio, alimentata dalla memoria della grande pittura rinascimentale e filtrata dalla sua sensibilità contemporanea.
Per dirla con le parole di Cristina Adalcini, che ha curato l’introduzione del catalogo della mostra, “una densità di forme, citazione, invenzioni, colori […] che ha un virtuale corrispettivo nella pienezza dei versi danteschi, fitti di luoghi, persone e cose che la parola modella e tinge, al ritmo implacabile delle terzine”.
L’editore Daniele Olschki, presente all’inaugurazione, ricorda come ha proposto a Claudio di affrontare questa sfida tempo addietro: si tratta di un lavoro di più di 2 anni che senza ombra di dubbio ha portato ottimi frutti.
Conosco Claudio ormai da diversi anni e la passione e dedizione che mette in ogni suo lavoro. Non sono un esperto in materia, ma la sua gestione dei colori e la tecnica maniacale nel rappresentare le forma umane in ogni possibile declinazione mi affascinano da sempre.
Le sue tele ed i suoi numerosi affreschi (ca. 500 metri quadrati di pareti in diverse chiese sparse per l’Italia) ne sono la testimonianza più viva e fanno pensare al tempo stesso sia ai fasti pittorici rinascimentali che ad una pittura molto attuale.
Racconta Claudio riguardo a questo lavoro: “Mi sono semplicemente lasciato andare, immaginando e macinando i colori da solo senza studi specifici.” Ancora una volta la sua sensibilità e la sua arte trasudano centimetro per centimetro dalle sue opere.
Emozionarsi davanti ad un’opera è qualcosa di impagabile, per certi versi. Per chi si trova in zona la mostra è visitabile fino al 3 gennaio 2022 dal martedì al sabato con orario 10.00-13.00 / 17.00-19.00 e la domenica con orario 10.00-13.00 (chiuso il lunedì ed il 01.01.2022) presso la Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze in Via Ricasoli 68 (angolo Piazza San Marco).
Claudio Sacchi – claudiosacchi.net
Casa Editrice Leo S. Olschki – olschki.it
Accademia delle Arti del Disegno – aadfi.it
Alessandro / GPH